SUPER CASTLEVANIA IV
Quando vidi per la prima volta Super Castlevania IV, quando giocai per la prima volta Super Castlevania IV, mi resi subito conto che mi trovavo dinnanzi ad un piccolo gioiello sepolto, un titolo formidabile, sia in termini di giocabilità che in termini di gameplay e resa estetica.
La semplicità strutturale di Super Castlevania IV, platform dagli schemi arcade tradizionali, porta agli archetipi del videogioco per console, rispettando la continuità filosofica di una saga basilare nella storia di Nintendo.
Un videogioco impolverato come un libro antico, questo di Konami, da custodire e preservare come un grande classico.
IL NOME DELLA ROSA
In America ed Europa si sa, non abbiamo mai capito molto in termini di localizzazioni giapponesi: spesso i titoli erano (e sono ancor'oggi) sparati alla rinfusa, ne consegue, in special modo e in questo caso, che il roboante titolo SUPER CASTLEVANIA IV altro non sia che un titolo inventato perlopiù di sana pianta, un mix abbastanza logico pur nel suo nonsense, dove rispettivamente :
SUPER = sta per Super Nintendo, cioè la console che lo "ospita" in questa incarnazione 16bit
CASTLEVANIA = il nome occidentale della serie, ora diventato consuetudine
IV = quarto (?) capitolo della serie.
Mai dette più falsità :
In primis, il titolo originale del gioco è Akumajou Dracula, cioè esattamente lo stesso titolo del primo capitolo per NFDS e NES, ovvio che quindi SC4 altro non sia che un remake del primo capolavoro indiscusso di Konami, anche il personaggio è lo stesso e cioè si tratta di Sìmon/Simon Belmondò/Belmont...Super Castlevania IV altro non è non è che il primo adattamento della saga portante di Konami per Super Nintendo.
Super Castlevania IV è un gioco platform raffinatissimo, dalla visuale classica della serie, rigorosamente proposta come tradizione vuole, in un solido scrolling orizzontale, impreziosito dal chip Mod7, un chip interno del Snes che permetteva rotazioni dello schermo e distorsioni della forma bidimensionale che rendevano ancora più spaventevole il racconto. Super Castlevania IV aveva anche una mappa ampliata rispetto al passato. Trattandosi di Castlevania non ci voleva molto a creare i presupposti per un ulteriore capolavoro, ma in effetti Konami volle superarsi sia in termini di giocabilità che grafica.
Lo sprite di Simon è stato raddoppiato, la cura estetica nel design del rampollo della famiglia Belmont è stupefacente, osservandolo con attenzione è possibile persino scorgere le fattezze dell'armatura che indossa, completano il quadro d'insieme animazioni credibili e una frusta mai stata così "viva" in grado di colpire a 360° gradi ogni servo del Conte e in grado persino di fungere come rampino per Simon nelle situazioni più disperate.
La cura musicale del gioco è l'organo stesso per realizzare un capolavoro di medioevo pop, postmoderno nei toni visionario nelle sue innumerevoli ecletticità sonore. Le musiche, grazie ad un formodabile chip sonoro del Snes non sono mai state così vive e pulsanti, talmente belle e sofisticate, talmente solenni e profonde da spingere il giocatore ad addentrarsi fisicamente in quei luoghi magici, pericolosi, sconfinati.
Tuttavia è la giocabilità, millimetrica e bilanciata la vera chiave di svolta del gioco, talmente studiata bene da rendersi quasi necessaria una seconda, terza e persino quarta partita. Super Castlevania IV era un titolo sudiato al millimetro un gioco che, in termini di giocabilità invogliava invece che frustrare, un comodo sistema di Password rendeva ogni sessione di gioco ancora più comoda e fruibile.
Il design dei livelli in questo titolo è davvero superbo, avremo la netta sensazione di un viaggio mistico, dapprima dovremo oltrepassare l'ingresso del Castello, un classico della serie qui riproposto in maniera gotica con rocce che prendono le sembianze di macabri teschi sogghignanti e cancellate che sbarrano la strada all'eroe.
Poi toccherà ai giardini del Conte, vasti e pericolosi come un foresta, alle scuderie del re dei vampiri, alle grotte e persino alle sale del tesoro ...Solo durante le battute finali del gioco finalmente inizieremo ad esplorare gli androni del Castello, fino a raggiungere Dracula.
Questa resa progettuale non è mai stata replicata finora, qui invece si ha la netta sensazione dellla santa spedizione, della missione da compiere, dell'inevitabile trascorre del tempo e dalla fatica per toccare i gradini della dimora del conte.
E' davvero difficile non innamorarsi di una tale fascinosa commistione di cavalieri maledetti, pipistrelli, lupi mannari, croci, aglio, vampiri, fantasmi, monaci scomunicati, scheletri viventi, zombies, cimiteri, aripie, draghi, antri infernali e tutti gli incubi più reconditi.
In definitiva SUPER CASTLEVANIA IV è da recuperare, da giocare a fondo e sopratutto, da ascoltare come una tempora d'estate
